LA CELEBRAZIONE DEL MESE DI MAGGIO
Come celebrare il mese di
maggio? L'analisi di una possibile definizione di «celebrazione»
ci può aiutare a programmare in modo corretto le iniziative di
questo mese che la pietà popolare definisce mariano.
La celebrazione è una parentesi
nella vita ordinaria per vivere comunitariamente un qualche cosa
che tocchi la vita umana nei suoi aspetti fondamentali e ritornare
così alla vita trasformati.
Consideriamo uno per uno
gli elementi, cercando di applicarli alla celebrazione del mese
di maggio.
La celebrazione è una parentesi nella vita ordinaria.
Ciò comporta necessariamente
una rottura con l'andamento ordinario delle cose. In ogni celebrazione
noi notiamo dei riti di inizio. C'è un qualche cosa che esprime
la rottura con la quotidianità. Sarà lo spostamento da una sala
all'altra, il radunarci in assemblea, l'introdurre un'immagine
all'interno del gruppo che celebra: tutto cio vuol dire ai partecipanti
«Ecco, adesso si celebra».
Anche l'ingresso del presidente,
col suo stesso incedere solenne, col suo modo di fare, induce
nell'assemblea un invito a «entrare» nell'azione celebrativa.
Per il mese di maggio, che
cosa può esprimere la rottura con la quotidianità? Come possiamo
dire l'idea: «Si inizia il mese di maggio»?
Potrebbe essere una celebrazione
inaugurale, un pellegrinaggio che segna l'inizio ufficiale di
una serie di celebrazloni.
Per vivere comunitariamente...
La celebrazione è sempre
azione, incontro, espressione, scambio; è vita.
Non si può celebrare da soli;
da soli si compiono dei riti, ma non si celebra. i? necessario
sollecitare la partecipazione di tutti i membri della comunità.
Partecipazione diversificata, ma attiva. È
dunque opportuno pensare a un mese di maggio in cui il maggior
numero di persone possa diventare protagonista. Prevedere una
certa diversificazione di celebrazioni in modo che le varie categorie
di persone possano esprimere la loro devozione alla Madre di Dío:
Celebrazioni per tutta la comunità, per bambini, fanciulli e ragazzi,
giovani, adulti.
La celebrazione è provocata
da un avvenimento, un qualcosa che diventi l'oggetto immediato
della celebrazione. Nel nostro caso la figura di Maria inserita
nella storia della salvezza culminante in Cristo.
...qualcosa che tocchi la vita
nei suoi aspetti fondamentali
Celebrare è prendere coscienza
di quello che di più profondo, di più reale, umano c'è nell'uomo.
I1 linguaggio simbolico aiuta ad esprimere con maggiore efficacia
la realtà interiore dell'uomo e il mistero di Dio. La celebrazione
si serve di segni simbolici.
Anche nella celebrazione del
mese di maggio è opportuno inserire dei segni che esprimano, a
livello simbolico, la realtà che si sta vivendo.
Ad esempio si può accendere
un solo cero. Dopo una opportuna sensibilizzazione si può decidere
comunitariamente che durante il mese di maggio non si accendono
più tante candeline votive. Con le nostre offerte contribuiremo
ad alimentare l'unico cero, segno dell'unità della parrocchia,
segno dell'attesa comune dello Spirito, sotto la guida di Maria
Madre della Chiesa. Ritornare alla vita trasformati.
Se la celebrazione è vissuta
in pienezza, dovrebbe produrre una modificazione nella qualità
dell'esistenza dei partecipanti. Dopo la celebrazione ci si sente
diversi, rinnovati, impegnati nel costruire il futuro.
PROGRAMMARE IL MESE DI MAGGIO
La prassi pastorale che porta
all'improvvisazione non è seria, denota leggerezza e poco rispetto
alle persone.
È necessario programmare
le grandi linee che caratterizzano le iniziative del mese. Precisare
le tematiche che verranno svolte.
Programmare implica determinare
gli obiettivi, scelti in termini operativi, concreti, verificabili.
Alla fine del mese sarà necessario verificare se gli obiettivi
sono stati raggiunti, anche se siamo consapevoli che, in campo
di fede, non si può verificare tutto.
La celebrazione del mese di
maggio è una celebrazione «cristiana». Si celebra
sempre Dio che in Gesù Cristo vive nella storia degli uomini.
Conseguentemente «la devozione alla Vergine Maria va inserita
nell'alveo dell'unico culto che, a buon diritto, è chiamato cristiano
perché da Cristo trae origine ed efficacia ed in Cristo trova
compiuta espressione e per mezzo di Cristo, nello Spirito Santo,
conduce al Padre» (Marialis Cultus, Introduzione).
Nel programmare il mese di
maggio si dovranno tenere presenti le tematiche della Liturgia
do nenicale, il tempo liturgico che si sta vivendo: l'attesa dello
Spirito Santo necessario sottolineare in modo particolare l'attesa
del Consolatore.
È bene prevedere una celebrazione
che dia l'inizio a mese di maggio. Scegliere una tematica, per
dare unitarietà alle iniziative programmate, e articolare la tematica
in quattro sottotematiche, corrispondenti alle quattro set.imane
del mese.
Un esempio lo si può avere
nella rivista SPAS/45 (Queriniana): Tematica generale: «Maria,
Madre e modello della Chiesa». Prendendo lo spunto dalla
Marialis Cultus, la prima settimana viene dedicata
alla considerazione di Maria, la Vergine in ascolto; la seconda
settimana: La Vergine in preghiera; terza settimana: La Vergine
madre; quarta settimana: La Vergine offerente. Le tematiche sono
presentate in altrettante celebrazioni.
Maria, la Vergine in ascolto
ci aiuta a saper leggere, ascoltare e accogliere la parola di
Dio. Si programmerà clunque una celebrazione della Parola con
il segno dell'intronizzazione del libro della Bibbia.
Seconda settimana: La Vergine
in preghiera. Proporre vari modi di recitare il rosario comunitariamente.
Terza settimana: La Vergine
madre. Maria che genera nuovi figli alla Chiesa e ci aiuta
a generarne altri alla fede. Si può pensare ad una riflessione
comunitaria e celebrazione con tutti i catechisti della parrocchia.
Quarta settimana: la Vergine
offerente. Potrebbe essere la settimana caratterizzata dalla
celebrazione eucaristica, come momento culminante di questa settimana.
Nell'articolazione delle varie
celebrazioni si curerà di stabilire a chi compete la preparazione,
quando verrà effettuata la celebrazione, quali i destinatari,
qual è la loro maturità di fede. Conseguentemente, si adatteranno
le celebrazioni al livello dei partecipanti.
Scegliere poi il tipo
di celebrazione: di lode, di contemplazione, di intercessione,
di supplica. Scegliere anche il luogo, che non necessariamente
dovrà essere la chiesa.
Dove trovare i contenuti
per la celebrazione mariana? Innanzitutto nella Bibbia. I1 lezionario
mariano offre una raccolta di testi ricchissima.
Altre fonti potrebbero essere
i testi liturgici: le collette' le orazioni sopra le offerte,
i prefazi, le formule di benedizione. Possiamo partire dall'analisi
dei testi eucologici per elaborare e costruire le celebrazioni.
Anche la Liturgia delle Ore
con gli inni, le antifone dei salmi, le preci, la Liturgia orientale,
i Padri della Chiesa offrono preziosi testi da utilizzare.
Esistono pubblicazioni con
indici analitici per scegliere testi di carattere mariano.
Nelle singole settimane del
mese di maggio sarà opportuno articolare le varie celetrazioni:
Eucaristia, Rosario, Liturgia delle Ore, Celebrazione delle icone.
Particolare cura si porrà
nella scelta dei canti. Si privilegeranno quelli-che esprimono
maggiormente il contenuto cristologico e mariano. Si sceglierà
anche l'immagine o la statua della Vergine.
Sarà opportuno preparare delle
pagelline per la preghiera in famiglia. La celebrazione del mese
di maggio può essere un'occasione per rinnovare la nostra Liturgia,
il nostro incontro orante con il Padre dei cieli.
Maria è il «modello
dell'atteggiamento spirituale con cui la Chiesa celebra e vive
i divini misteri. L'esemplarità della beata Vergine in questo
campo deriva dal fatto che ella è riconosciuta eccellentissimo
modello della Chiesa nell'ordine della fede, della carità e della
perfetta unione con Cristo, cioè di quella disposizione interiore
con cui la Chiesa, sposa amatissima, strettamente associata al
suo Signore, lo mvoca e, per mezzo di Lui, rende il culto all
eterno Padre» (Marialis Cultus, 16). |