di Guido Novella

LA CELEBRAZIONE DEL MESE DI MAGGIO

      Come celebrare il mese di maggio? L'analisi di una possibile definizione di «celebrazione» ci può aiutare a programmare in modo corretto le iniziative di questo mese che la pietà popolare definisce mariano.
      La celebrazione è una parentesi nella vita ordinaria per vivere comunitariamente un qualche cosa che tocchi la vita umana nei suoi aspetti fondamentali e ritornare così alla vita trasformati.       
       Consideriamo uno per uno gli elementi, cercando di applicarli alla celebrazione del mese di maggio.
La celebrazione è una parentesi nella vita ordinaria.
      Ciò comporta necessariamente una rottura con l'andamento ordinario delle cose. In ogni celebrazione noi notiamo dei riti di inizio. C'è un qualche cosa che esprime la rottura con la quotidianità. Sarà lo spostamento da una sala all'altra, il radunarci in assemblea, l'introdurre un'immagine all'interno del gruppo che celebra: tutto cio vuol dire ai partecipanti «Ecco, adesso si celebra».
      Anche l'ingresso del presidente, col suo stesso incedere solenne, col suo modo di fare, induce nell'assemblea un invito a «entrare» nell'azione celebrativa.
      Per il mese di maggio, che cosa può esprimere la rottura con la quotidianità? Come possiamo dire l'idea: «Si inizia il mese di maggio»?
      Potrebbe essere una celebrazione inaugurale, un pellegrinaggio che segna l'inizio ufficiale di una serie di celebrazloni.
Per vivere comunitariamente...
      La celebrazione è sempre azione, incontro, espressione, scambio; è vita.
      Non si può celebrare da soli; da soli si compiono dei riti, ma non si celebra. i? necessario sollecitare la partecipazione di tutti i membri della comunità. Partecipazione diversificata, ma attiva.       È dunque opportuno pensare a un mese di maggio in cui il maggior numero di persone possa diventare protagonista. Prevedere una certa diversificazione di celebrazioni in modo che le varie categorie di persone possano esprimere la loro devozione alla Madre di Dío: Celebrazioni per tutta la comunità, per bambini, fanciulli e ragazzi, giovani, adulti.
      La celebrazione è provocata da un avvenimento, un qualcosa che diventi l'oggetto immediato della celebrazione. Nel nostro caso la figura di Maria inserita nella storia della salvezza culminante in Cristo.
...qualcosa che tocchi la vita
nei suoi aspetti fondamentali
      Celebrare è prendere coscienza di quello che di più profondo, di più reale, umano c'è nell'uomo. I1 linguaggio simbolico aiuta ad esprimere con maggiore efficacia la realtà interiore dell'uomo e il mistero di Dio. La celebrazione si serve di segni simbolici.
      Anche nella celebrazione del mese di maggio è opportuno inserire dei segni che esprimano, a livello simbolico, la realtà che si sta vivendo.
      Ad esempio si può accendere un solo cero. Dopo una opportuna sensibilizzazione si può decidere comunitariamente che durante il mese di maggio non si accendono più tante candeline votive. Con le nostre offerte contribuiremo ad alimentare l'unico cero, segno dell'unità della parrocchia, segno dell'attesa comune dello Spirito, sotto la guida di Maria Madre della Chiesa. Ritornare alla vita trasformati.
      Se la celebrazione è vissuta in pienezza, dovrebbe produrre una modificazione nella qualità dell'esistenza dei partecipanti. Dopo la celebrazione ci si sente diversi, rinnovati, impegnati nel costruire il futuro.

PROGRAMMARE IL MESE DI MAGGIO

      La prassi pastorale che porta all'improvvisazione non è seria, denota leggerezza e poco rispetto alle persone.
      È necessario programmare le grandi linee che caratterizzano le iniziative del mese. Precisare le tematiche che verranno svolte.
      Programmare implica determinare gli obiettivi, scelti in termini operativi, concreti, verificabili. Alla fine del mese sarà necessario verificare se gli obiettivi sono stati raggiunti, anche se siamo consapevoli che, in campo di fede, non si può verificare tutto.
      La celebrazione del mese di maggio è una celebrazione «cristiana». Si celebra sempre Dio che in Gesù Cristo vive nella storia degli uomini. Conseguentemente «la devozione alla Vergine Maria va inserita nell'alveo dell'unico culto che, a buon diritto, è chiamato cristiano perché da Cristo trae origine ed efficacia ed in Cristo trova compiuta espressione e per mezzo di Cristo, nello Spirito Santo, conduce al Padre» (Marialis Cultus, Introduzione).
      Nel programmare il mese di maggio si dovranno tenere presenti le tematiche della Liturgia do nenicale, il tempo liturgico che si sta vivendo: l'attesa dello Spirito Santo necessario sottolineare in modo particolare l'attesa del Consolatore.
      È bene prevedere una celebrazione che dia l'inizio a mese di maggio. Scegliere una tematica, per dare unitarietà alle iniziative programmate, e articolare la tematica in quattro sottotematiche, corrispondenti alle quattro set.imane del mese.
      Un esempio lo si può avere nella rivista SPAS/45 (Queriniana): Tematica generale: «Maria, Madre e modello della Chiesa». Prendendo lo spunto dalla Marialis Cultus, la prima settimana viene dedicata alla considerazione di Maria, la Vergine in ascolto; la seconda settimana: La Vergine in preghiera; terza settimana: La Vergine madre; quarta settimana: La Vergine offerente. Le tematiche sono presentate in altrettante celebrazioni.
      Maria, la Vergine in ascolto ci aiuta a saper leggere, ascoltare e accogliere la parola di Dio. Si programmerà clunque una celebrazione della Parola con il segno dell'intronizzazione del libro della Bibbia.
     Seconda settimana: La Vergine in preghiera. Proporre vari modi di recitare il rosario comunitariamente.
      Terza settimana: La Vergine madre. Maria che genera nuovi figli alla Chiesa e ci aiuta a generarne altri alla fede. Si può pensare ad una riflessione comunitaria e celebrazione con tutti i catechisti della parrocchia.
      Quarta settimana: la Vergine offerente. Potrebbe essere la settimana caratterizzata dalla celebrazione eucaristica, come momento culminante di questa settimana.
      Nell'articolazione delle varie celebrazioni si curerà di stabilire a chi compete la preparazione, quando verrà effettuata la celebrazione, quali i destinatari, qual è la loro maturità di fede. Conseguentemente, si adatteranno le celebrazioni al livello dei partecipanti.
      Scegliere poi il tipo di celebrazione: di lode, di contemplazione, di intercessione, di supplica. Scegliere anche il luogo, che non necessariamente dovrà essere la chiesa.
      Dove trovare i contenuti per la celebrazione mariana? Innanzitutto nella Bibbia. I1 lezionario mariano offre una raccolta di testi ricchissima.
      Altre fonti potrebbero essere i testi liturgici: le collette' le orazioni sopra le offerte, i prefazi, le formule di benedizione. Possiamo partire dall'analisi dei testi eucologici per elaborare e costruire le celebrazioni.
      Anche la Liturgia delle Ore con gli inni, le antifone dei salmi, le preci, la Liturgia orientale, i Padri della Chiesa offrono preziosi testi da utilizzare.
      Esistono pubblicazioni con indici analitici per scegliere testi di carattere mariano.
      Nelle singole settimane del mese di maggio sarà opportuno articolare le varie celetrazioni: Eucaristia, Rosario, Liturgia delle Ore, Celebrazione delle icone.
      Particolare cura si porrà nella scelta dei canti. Si privilegeranno quelli-che esprimono maggiormente il contenuto cristologico e mariano. Si sceglierà anche l'immagine o la statua della Vergine.
      Sarà opportuno preparare delle pagelline per la preghiera in famiglia. La celebrazione del mese di maggio può essere un'occasione per rinnovare la nostra Liturgia, il nostro incontro orante con il Padre dei cieli.
      Maria è il «modello dell'atteggiamento spirituale con cui la Chiesa celebra e vive i divini misteri. L'esemplarità della beata Vergine in questo campo deriva dal fatto che ella è riconosciuta eccellentissimo modello della Chiesa nell'ordine della fede, della carità e della perfetta unione con Cristo, cioè di quella disposizione interiore con cui la Chiesa, sposa amatissima, strettamente associata al suo Signore, lo mvoca e, per mezzo di Lui, rende il culto all eterno Padre» (Marialis Cultus, 16).



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