MARIA GUIDA SICURA NEL CAMMINO DELLA CHIESA Mons. Esquerda Bifet |
Nella lettera apostolica "Novo Millennio ineunte", Giovanni Paolo II riassume le esperienze dell'anno giubilare del 2000 e traccia le linee basilari per 1'evangelizzazione odierna e del prossimo futuro. In questo contesto, il Papa accenna alla presenza di Maria nel cammino della Chiesa per garantire i frutti permanente del Giubileo: "Il mandato missionario ci introduce nel terzo millennio invitandoci allo stesso entusiasmo che fu proprio dei cristiani della prima ora... Ci accompagna in questo cammino la Vergine Santissima... Tante volte in questi anni l'ho presentata e invocata come " Stella della nuova evangelizzazione ". La addito ancora, come aurora luminosa e guida sicura del nostro cammino" (NMi 58). Il rinnovamento missionario della Chiesa, augurato da Giovanni Paolo II, sarà possibile soltanto quando venga vissuta la presenza di Maria, come era vissuta dai primi cristiani. "La Chiesa... è stata invitata (dal concilio Vaticano II) ad interrogarsi sul suo rinnovamento per assumere con nuovo slancio la sua missione evangelizzatrice" (NMi 2). Per ciò, "come gli Apostoli dopo l'ascensione di Cristo, la Chiesa deve radunarsi nel Cenacolo " con Maria, la Madre di Gesù " (At 1, 14), per implorare lo Spirito ed ottenere forza e coraggio per adempiere il mandato missionario" (RMi 92). La presenza di Maria nel cammino missionario della Chiesa è continuazione di quell'evento evangelico raccontato da Giovanni dopo il miracolo di Cana: "Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui. Dopo questo fatto, discese a Cafarnao insieme con sua madre, i fratelli e i suoi discepoli" (Gv 2,11-12). La sequela evangelica a scopo di condividere la stessa vita apostolica di Cristo, è una conseguenza dell'invito di Maria: "Fate quello che vi dirà" (Gv 2,5). Il cammino missionario della Chiesa è una risposta impegnativa per attuare le parole del Signore morente in croce: "Ecco la tua madre!" (Gv 19,27). La Chiesa missionaria guarda Maria presso la croce e simultaneamente "la donna vestita di sole" (Ap 12,1), per diventare anch'essa trasparenza e strumento di Gesù, cioè, "sacramento universale di salvezza" (AG 1). Perciò, "la Chiesa impara da Maria la propria maternità" (RMa 43; cfr. LG 65). L'invito di Giovanni Paolo II in "Novo Millennio ineunte" (nn. 58-59) è espressione del suo insegnamento costante nel suo magistero, esortando a vivere in cenacolo con Maria per ricevere nuove grazie dello Spirito Santo (cfr. RH 22; RMa 24; DeV 25,66; RMi 92). "Anche noi, ben più degli Apostoli, abbiamo bisogno di essere trasformati e guidati dallo Spirito" (RMi 92). La novità di questo invito si trova nell'affermazione "presenza attiva e materna" di Maria (cfr. RMa 1, 24, 52). La visita annuale di Papa Giovanni Paolo II in Santa Maria Maggiore è un'invito a vivere la presenza di Maria nella vita della Chiesa e nella società odierna. Nella lettera apostolica "Tertio Millennio adveniente", il Papa accennava a una "presenza trasversale" (TMA 43), nel senso che soltanto Cristo è il centro della nostra storia, mentre Maria viene presentata come "modello di fede vissuta" (TMA 43), "donna docile alla voce dello Spirito" (TMA 48), "esempio perfetto di amore" (TMA 54). La recente esortazione apostolica "Ecclesia in Oceania" (anno 2001) esprime questa dottrina in un modo molto esplicito: "Ella non è meno presente nella Chiesa di quanto non lo fosse a Pentecoste, riunita con gli Apostoli in preghiera (cfr. At 1,14)" (EO 53). Secondo la dottrina conciliare del Vaticano II, Maria "precede" il cammino missionario della Chiesa e "così sulla terra brilla ora innanzi al peregrinante popolo di Dio quale segno di sicura speranza e di consolazione" (LG 68). Perciò, "tutti i fedeli effondano insistenti preghiere alla madre di Dio e madre degli uomini, perché, dopo aver assistito con le sue preghiere la Chiesa nascente, anche ora, esaltata in cielo... interceda presso il Figlio suo, fin tanto che tutte le famiglie di popoli... siano felicemente riunite in un solo popolo di Dio, a gloria della santissima e indivisibile Trinità" (LG 69). Il cammino ecclesiale e missionario percorso con Maria, è cammino di ascolto impegnativo della Parola, per poter viverla e annunciarla. "Dobbiamo imitare insieme la contemplazione di Maria, che, dopo il pellegrinaggio alla città santa di Gerusalemme, ritornava nella casa di Nazareth meditando nel suo cuore il mistero del Figlio (cfr Lc 2,51)" (NMi 59). La presenza di Maria nel nostro cammino ci fa scoprire Cristo "cammino, verità e vita" (Gv 14,ó). In effetti, "Gesù risorto, che si accompagna a noi sulle nostre strade, lasciandosi riconoscere, come dai discepoli di Emmaus " nello spezzare il pane " (Lc 24,35), ci trovi vigili e pronti per riconoscere il suo volto e correre dai nostri fratelli a portare il grande annuncio: " Abbiamo visto il Signore! " (Gv 20,25). È questo il frutto tanto auspicato del Giubileo dell'Anno Duemila, il Giubileo che ha riproposto al vivo ai nostri occhi il mistero di Gesù di Nazareth, Figlio di Dio e Redentore dell'uomo" (NMi 59). Maria è presente nel nostro cammino di fede, vocazione, perfezione, contemplazione, comunione fraterna e missione, per fare che la nostra fede diventi annuncio esplicito senza frontiere, la nostra vocazione si concretizzi in disponibilità missionaria, il nostro impegno di perfezione sia trasparenza delle beatitudini, la nostra contemplazione diventi testimonianza dell'esperienza di Dio Amore, la nostra comunione fraterna sia segno efficace di evangelizzazione, e la nostra missione sia veramente l'attualizzazione della maternità della Chiesa a imitazione della maternità di Maria. Schema Madre, modello, interceditrice, Maestra... 1. Nel cammino della FEDE Lc 1 ,45 ; Gv 2, 11 2. Nel cammino della VOCAZIONE Lc 1,26ss: da sorpresa in sorpresa. 3. Nel cammino della SANTITÀ-PERFEZIONE Lc 1,38; Gv 2,12 4. Nel cammino della PREGHIERA-CONTEMPLAZIONE Lc 2,19.33.51 6. Nel cammino della MISSIONE Gv 19,25-27 Juan Esquerda Bifet
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