SABATO

MARIANO

 

Dall'Avvento a Pasqua

Basilica di S. Maria in Via Lata
Via del Corso, 306 - 00186 Roma


IL
«SABATO MARIANO»


Il Centro di Cultura Mariana «Madre della Chiesa», diretto da P. Ermanno M. Toniolo O.S.M., professore della Pontificia Facoltà Teologica «Marianum», in collaborazione con le Suore Figlie della Chiesa di Santa Maria in Via Lata – Via del Corso 306, Roma –, da 38 anni organizza il «Sabato mariano», una catena di incontri che va dall’Avvento a Pasqua. Il Centro ha lo scopo di diffondere una solida conoscenza di Maria, secondo la dottrina della Chiesa. Quest’anno 2015-2016 ha programmato i sabati mariani col titolo: «Maria, Madre di misericordia», in consonanza col grande evento del Giubileo straordinario della misericordia, indetto da papa Francesco (8 dicembre 2015 - 20 novembre 2016). I sabati mariani si inseriscono dunque in questo contesto ecclesiale e nella pastorale della diocesi di Roma. Ci auguriamo che, come per il passato, trovino gioiosa accoglienza e rispondenza da parte di molti fedeli: sacerdoti, religiosi, religiose e laici.

COME SI SVOLGE

Un vero cammino di crescita, sia personale che comunitario, comporta sempre tre indivisibili aspetti, collaudati da antichissima tradizione ed esperienza cristiana: conoscere, pregare, vivere.

1) Conoscere. La conoscenza di fede è alla base della preghiera e della vita, anche in campo mariano. Conoscere Maria vuol dire tuffarsi nel cuore del Mistero, perché Maria è al centro del piano di Dio: rivela il Padre, mostra il Figlio, testimonia la presenza dello Spirito, manifesta la realtà della Chiesa, il senso della vita umana, la forza dell'impegno cristiano, la dimensione storica del presente, l'attesa del mondo futuro.

2) Pregare. La preghiera, soprattutto liturgica e comunitaria, ravviva nei fedeli la coscienza di formare la «famiglia di Dio», li orienta al Padre per Cristo nello Spirito e allarga gli orizzonti del loro amore all'intera umanità. Pregare «con Maria, la Madre di Gesù» (At 1,14), e pregare Maria, significa unirsi a Lei come in un prolungato Cenacolo e far nostri i suoi sentimenti di fede, di adorazione, di supplica per tutti.

3) Vivere. La vita cristiana è il culto più alto che si possa rendere a Dio. Vivere dunque «con Maria e come Maria» vuol dire aver trovato la strada più breve e più affascinante per raggiungere la propria pienezza in Cristo e portarvi i fratelli.

Per questo ogni incontro del Sabato si apre con una lezione, tenuta da professori delle varie Università pontificie di Roma, e culmina con una celebrazione mariana davanti al SS. Sacramento solennemente esposto.

La catena dei «Sabati mariani» copre un arco di tempo dall'Avvento a Pasqua, cioè i tempi principali e le feste più importanti della liturgia della Chiesa, nei quali la figura della Vergine è sempre presente come modello di culto e di vita.

DOVE SI SVOLGE

Il «Sabato mariano» ci riunisce, dalle ore 16.00 alle ore 18.00, nell’antico santuario della Vergine «fons lucis, stella maris» (Basilica di S. Maria in Via Lata - Via del Corso, 306), memoria della prigionia dell’Apostolo Paolo, dove fin dal quinto secolo accorrevano i pellegrini e da dove si è irradiata nel mondo l’adorazione notturna, che anche oggi continua.

«Il pensiero ora si volge alla Madre della Misericordia. La dolcezza del suo sguardo ci accompagni in questo Anno Santo, perché tutti possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio. Nessuno come Maria ha conosciuto la profondità del mistero di Dio fatto uomo. Tutto nella sua vita è stato plasmato dalla presenza della misericordia fatta carne. La Madre del Crocifisso Risorto è entrata nel santuario della misericordia divina perché ha partecipato intimamente al mistero del suo amore. Scelta per essere la Madre del Figlio di Dio, Maria è stata da sempre preparata dall’amore del Padre per essere Arca dell’Alleanza tra Dio e gli uomini. Ha custodito nel suo cuore la divina misericordia in perfetta sintonia con il suo Figlio Gesù. Il suo canto di lode, sulla soglia della casa di Elisabetta, fu dedicato alla misericordia che si estende “di generazione in generazione” (Lc 1,50). Anche noi eravamo presenti in quelle parole profetiche della Vergine Maria. Questo ci sarà di conforto e di sostegno mentre attraverseremo la Porta Santa per sperimentare i frutti della misericordia divina. Presso la croce, Maria insieme a Giovanni, il discepolo dell’amore, è testimone delle parole di perdono che escono dalle labbra di Gesù. Il perdono supremo offerto a chi lo ha crocifisso ci mostra fin dove può arrivare la misericordia di Dio. Maria attesta che la misericordia del Figlio di Dio non conosce confini e raggiunge tutti senza escludere nessuno. Rivolgiamo a lei la preghiera antica e sempre nuova della Salve Regina, perché non si stanchi mai di rivolgere a noi i suoi occhi misericordiosi e ci renda degni di contemplare il volto della misericordia, suo Figlio Gesù». (PAPA FRANCESCO, Misericordiae vultus, Bolla di indizione del Giubileo straordinario della misericordia, n. 24).

 


RICORDA

Il sabato pomeriggio, dal 28 novembre 2015 al 19 aprile 2016, dalle ore 16.00 alle ore 18.00, nella Basilica di S. Maria in Via Lata in Roma, Via del Corso 306:

• lezione
• intervallo di amicizia
• adorazione «con Maria, la Madre di Gesù».

Preghiera per la famiglia

Santa Maria,
vergine sposa di Giuseppe,
Madre amantissima del Figlio di Dio,
intercedi presso l’Altissimo,
perché la famiglia cristiana
sia prolungamento della santa Famiglia di Nazaret,
riflesso dell’eterna comunione di amore
tra il Padre, il Figlio, lo Spirito.

Veglia sulla famiglia,
Vergine Madre,
come a Betlemme vegliasti
sul tuo Figlio neonato;
come sul Calvario e nel Cenacolo
vegliasti sulla Chiesa nascente.

Veglia sulla famiglia,
Vergine orante,
perché sia Chiesa domestica,
dove risuoni la Parola,
si levi la preghiera, fiorisca la misericordia.

Veglia sulla famiglia,
Vergine di Nazaret,
perché sia comunità di pace,
esemplare nell’impegno civile,
aperta ai valori dell’amicizia e della condivisione,
solidale con chi lotta per la verità
e soffre per la giustizia.

Veglia sulla famiglia,
Madre di Gesù,
perché sia santuario di amore puro e fecondo,
dove la vita è accolta e difesa;
scuola di formazione
ai valori della disciplina, del servizio, della libertà;
dimora serena,
dove l’innocenza dei piccoli è rispettata
e onorata la dignità degli anziani.

Veglia sulla famiglia,
Madre di misericordia,
quando la fatica quotidiana
ne spegne lo slancio o ne offusca la bellezza;
quando manca il lavoro
e minaccioso si affaccia il bisogno;
quando la malattia colpisce i suoi membri
o la morte semina lutto e smarrimento;
quando si incrinano i rapporti familiari
e l’indifferenza e la solitudine
subentrano alla comunione e al dono di sé.
Vigila, intercedi, proteggi,
perché rifiorisca l’amore,
si rinsaldi l’unione.

Proteggi benigna la nostra famiglia,
Vergine del focolare,
e accompagnala nel cammino
verso la Città della Vita,
dove una e immensa è la famiglia del Padre,
Cristo è il Fratello primogenito,
lo Spirito è sorgente perenne di amore;
dove, nella comunione dei Santi,
tu, la sempre Vergine,
sei la Madre universale.

Amen.

(Ignazio M. Calabuig, O.S.M.
)

 

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«MADRE DELLA CHIESA»
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